Decreto Dirigenziale n. 269 del 29 maggio 2013

P.O.R. FSE Campania 2007-13, Asse II, obiettivo specifico f), obiettivo operativo 2. Avviso Pubblico “Accordi territoriali di genere

FAQ (domande ricorrenti) - aggiornate al 22 luglio 2013

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31 Domanda:
I costi relativi al commercialista e al consulente legale vanno messi nella voce " personale autonomo a prestazione d'opera" della macrovoce DIREZIONE E CONTROLLO INTERNO oppure nella voce Amministrazione e contabilità generale contenuta nei costi indiretti?

Risposta
In entrambe le macrovoci a seconda delle modalità operative prescelte e in coerenza con la tipologia di attività da svolgere.
30 Domanda:
L'accordo di rete deve essere registrato all'agenzia delle entrate per avere data certa

Risposta:
No, non è necessaria la registrazione dell’Accordo di rete presso l’Agenzia delle Entrate.
29 Domanda:
In relazione al piano dei costi “Allegato 2” Decreto n. 269 del 29/05/2013, non riscontriamo la presenza della voce di spesa “B.4.2 Collaborazione professionale Direttori corsi e progetto esterni”. Si chiede alla S.V. di sapere se tale voce di spesa è stata esclusa dal piano dei costi o è possibile inserirla nei limiti del 25% delle ore totali del progetto come previsto dal Manuale di procedure di gestione FSE.

Risposta
Non è possibile inserirla. Ai sensi del Manuale delle Procedure di Gestione del POR Campania FSE 2007-2013, approvato con DD n. 160/2011 e s.m.i., la figura del direttore è ammissibile, esclusivamente, per gli enti di formazione e il totale delle ore non potrà essere superiore al 25% delle ore di corso.
28 Domanda:
E’ giusto imputare le spese viaggio di ricercatori e intervistatori all’interno della voce della sezione B2 spese viaggi (Personale non docente)?

Risposta
Si, se coerente con la tipologia di attività da svolgere.
27 Domanda:
Bisogna presentare un piano dei costi per ogni intervento/progetto sperimentale presentato? Ad esempio, se nella Fase I sono stati presentati 7 progetti sperimentali, uno per ogni tipologia di interventi sperimentali previsto (Art. 6 Avviso Pubblico), in Fase II dovremo produrre 8 Piani dei costi (1 per ogni intervento + 1 Piano dei costi generale)?

Risposta
Si, cfr pagina 2 delle Indicazioni operative paragrafo “Piano dei costi”.
26 Domanda:
L’attività di ricerca e l’attività di intervistatore svolta da personale interno è corretto imputarla nella voce di costo retribuzione ed oneri personale interno (sezione B2)?

Risposta
Si, se coerente con la tipologia di attività da svolgere.
25 Domanda:
Nel caso in cui si debba attribuire un costo per un ricercatore esterno, in quale voce va imputato?

Risposta
Nelle microvoci relative al personale esterno sulla base della tipologia di attività da svolgere.
24 Domanda:
Il Soggetto della rete individuato quale responsabile della realizzazione di una parte del programma di interventi deve rendicontare e fatturare al Soggetto capofila che a sua volta rendiconta alla Regione Campania?

Risposta
Le modalità di erogazione e rendicontazione saranno disciplinate nell’apposito atto di concessione da sottoscrivere tra il beneficiario e la Regione Campania. In ogni caso la rendicontazione avverrà secondo la modalità a costi reali.
23 Domanda:
Tenuto conto che all’interno del progetto è prevista la cabina di regia finalizzata al miglioramento dell’andamento delle attività, si chiede alla S.V. se la suddetta spesa è riconducibile alla micro voce “B 1.2 Progettazione Esterna” o è possibile imputarla in un’altra voce di spesa all’interno del Piano dei Costi (All. 2)

Risposta:
La cabina di regia se svolge attività di coordinamento è possibile inserirla nella macrovoce B4 “Direzione e controllo interno”.
22 Domanda:
Un'associazione culturale, presente nel partenariato, può essere individuato quale soggetto responsabile della gestione di uno degli interventi?

Risposta:
Le modalità di gestione e le responsabilità relative alla realizzazione degli interventi vanno definiti nel’Accordo di Rete o nella ATS, nel rispetto degli impegni assunti in sede di presentazione dell’istanza e delle limiti imposti dalla normativa di riferiemento.
Nel caso in cui i soggetti stipulino l’Accordo di Rete la Regione procederà ad accertare i requisiti e gli obblighi previsti per ciascun soggetto (la regolarità contributiva di cui al D.P.R. n. 207/2010) e i requisiti previsti dal Codice Antimafia di cui al D.lgs 6 settembre 2011 n. 159).
21 Domanda:
L'Ambito Territoriale è tenuto a stipulare una polizza fideussoria per avviare il programma di interventi?

Risposta
L’Ambito Territoriale non è tenuto a stipulare polizza fideiussoria.
Nei casi in cui l'Ambito Territoriale è il capofila dell’Accordo di Rete o dell’ATS e trasferisce risorse in anticipazione a partner di natura privata, è necessario che questi producano apposita garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa ai sensi dell’art. 124 del Decreto del DPR 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture».
20 Domanda:
Il contributo va considerato al netto o al lordo di IVA?

Risposta:
Il contributo è onnicomprensivo. Si precisa che, ai sensi del Manuale di Gestione del PO FSE Campania 2007-2013, l’IVA se recuperabile non costituisce spesa ammissibile.
19 Domanda:
Nel manuale di gestione si parla di rapporto contrattuale o concessorio, per ognuno è prevista una normativa precisa: quale tipo di rapporto si va a configurare tra la regione e l'ATI/ATS del progetto? è di tipo contrattuale o concessorio?

Risposta:
Trattandosi di procedura in regime concessorio, sarà sottoscritto un atto di concessione tra la Regione e destinatari del finanziamento.
18 Domanda:
E’ obbligatorio per il capofila aprire un conto dedicato?

Risposta:
Si rimanda a quanto previsto dal paragrafo 2.3 (“Procedure di erogazione dei finanziamenti) in particolare “Tracciabilità dei pagamenti”del Manuale delle Procedure di Gestione del POR Campania FSE 2007-2013 approvato con D.D. n. 160 del 29/06/2011 e s. m. i.
17 Domanda:
E’ possibile inserire nuovi partner in aggiunta a quelli inizialmente previsti?

Risposta
Ai sensi dell’art. 6 dell’Avviso Pubblico i soggetti componenti le partnership selezionale a valle della fase 1 dovranno formalizzare gli Accordi Territoriali di Genere esclusivamente con i soggetti che hanno sottoscritto la dichiarazione di cui all’All. 3 dell’avviso.
16 Domanda:
Il decreto dirigenziale n. 269 del 29/05/2013 riporta che la progettazione esecutiva va redatta sulla base dei criteri definiti dall’art. 6 dell’Avviso Pubblico e che quindi deve contenere:
a) obiettivi specifici del progetto sperimentale
b) definizione dettagliata del problema di conciliazione e del target
c) azioni specifiche previste
d) modalità di affidamento e gestione
e) risorse umane e strumentali previste
f) criteri di valutazione dell'impatto che evidenzino concretamente i risultati attesi e raggiunti
g) dettagli dei costi dei singoli progetti sperimentali contenuti nel programma di interventi selezionato
Le informazioni dal punto a) al punto f) in quale sezione del formulario vanno inserite? Oppure vanno redatte su format libero da allegare al formulario?

Risposta:
La progettazione esecutiva va redatta sulla base degli Indicazioni Operative pubblicate con DD n_269 del 29/05/2013 e dei relativi allegati.
15
Domanda;
Nel piano dei costi, l’organizzazione dei convegni e seminari è riferita alla fase di diffusione dei risultati.
I costi per un coffee break vanno inseriti in tale voce??? Se il convegno si riferisce alla presentazione del progetto dove va inserito?

Risposta:
Le spese relative ad eventuali convegni e seminari di presentazione possono essere imputati in “Altro”, nell’ambito della macrovoce “Preparazione”, dettagliando le singole voci di spesa previste.
14

Domanda:
In caso di accordo di rete, in cui il capofila non è un soggetto pubblico, è possibile che lo stesso trasferisca le risorse finanziarie ripartendole in base alla attività tra i vari partner e dandogli la possibilità di gestirle in autonomia e poi di rendicontarle al capofila?

Risposta:
Il soggetto capofila dell’Accordo di rete o dell’ATS, può trasferire risorse esclusivamente ai soggetti indicati nella dichiarazione d’impegno allegata all’Avviso (All.3) per la gestione di parti di attività, a condizione che, nell’atto che formalizza il partenariato, sia dettagliatamente disciplinato.

a) Nel caso in cui i soggetti costituiscano l’ ATS
Ai fini della stipula dell’Atto di Concessione e del trasferimento delle risorse, la Regione è tenuta ad accertare, per tutti i soggetti costituenti l’ATS, la regolarità contributiva (D.P.R. n. 207/2010) e i requisiti previsti dal Codice Antimafia (D.lgs 6 settembre 2011 n. 159). Tutti i componenti l’ATS sono tenuti, inoltre, a garantire la tracciabilità dei pagamenti ai sensi dell’art. 3 della legge n. 136/2010 come modificata dal decreto legge n. 187 del 12 novembre 2010, in materia di sicurezza pubblica, convertito con modificazioni con legge n. 217 del 2010 (in G.U. del 18 dicembre 2010).
b) Nel caso in cui i soggetti stipulino l’Accordo di Rete

Primo caso: nessun trasferimento di risorse ai partner
Gli accertamenti e gli obblighi di cui al punto a) riguarderanno solo il soggetto capofila beneficiario del finanziamento.

Secondo caso: trasferimento di risorse dal capofila ad uno o più partner

  • La Regione procederà ad accertare i requisiti e gli obblighi di cui al punto a) per ciascun soggetto che riceve il finanziamento.
  • Gli obblighi tra le parti, inoltre, dovranno essere disciplinati nel rispetto di quanto stabilito dal Manuale delle Procedure di Attuazione del POR Campania FSE 2007-2013. Gli obblighi possono essere regolati dall’Accordo sottoscritto ed ulteriormente dettagliati attraverso la sottoscrizione di un’apposita convenzione tra il soggetto capofila e ciascun partner che riceve il finanziamento, da stipulare a seguito della sottoscrizione dell’Atto di Concessione.

Nel caso il cui il capofila dell’Accordo di Rete o dell’ATS sia un ente pubblico che trasferisce risorse in anticipazione a partner di natura privata, è necessario che questi producano apposita garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa ai sensi dell’art. 124 del Decreto del DPR 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture». Gli obblighi tra le parti

13
Domanda:
1) Nel caso di Accordo di Rete le risorse vengono assegnate ad un unico partner (capofila) che gestirà tutta la rendicontazione. Gli altri partner dovranno fatturare ad esso che provvederà a liquidarli. E’ così?
2) Nel caso di ATS le risorse sono ripartite tra i partner percentualmente in base alle attività da svolgere. In questo caso chi è gestisce la rendicontazione. Le fatture a chi devono essere fatte?
3) Quali sono i costi imputabili al Fondo Nazionale?

Risposta:
Vedi Indicazioni Operative
12

Domanda:
1) E’ possibile, in questa fase, rimodulare gli importi complessivi dei singoli interventi (es. ricerca, formazione, etc.), spostando risorse da un intervento all'altro, o le rimodulazioni sarebbero computate come variazioni ai piani finanziari secondo il Manuale POR FSE?
2) l'Accordo relativo al progetto Pari-Menti prevede anche l'erogazione di voucher per prestazioni domiciliari a donne con carichi familiari (anziani e disabili). I voucher sono intesi quali buoni nominali che si sostanziano in prestazioni domiciliari fornite dal personale della Cooperativa CAFHA. I costi di tale personale vanno imputati nella voce collaborazione all'interno del format di piano finanziario FSE?

Risposta:
1) Non è possibile modificare la ripartizione delle risorse per ciascun intervento, indicata nel formulario allegato all’Avviso Pubblico.
2) Vedi Indicazioni Operative e Manuale delle Procedure di Gestione del POR Campania FSE 2007-2013

11
Domanda:
1) Se un intervento prevede un centro estivo per bambini, come bisogna contabilizzare il servizio mensa destinato a i bambini?
2)Se l’ente che realizza il centro estivo per bambini offre il servizio mensa, le spese per i generi alimentari vanno riportate nella voce materiale di consumo? Se non è così, in quale voce bisogna riportarle?

Risposta:
Vedi Indicazioni Operative e Manuale delle Procedure di Gestione del POR Campania FSE 2007-2013
10
Domanda:
Il progetto presentato e approvato con capofila ERFAP UIL Campania aveva tra i partner l’Ambito N17 con Comune capofila Portici (e all’interno dell’ambito il Comune di San Giorgio a Cremano). Altro partner è il Comune di San Giorgio a Cremano, dove è allocato il 1° circolo didattico dove si svolgerà il progetto. Con le modifiche degli Ambiti sociali il Comune di San Giorgio oggi fa parte dell’Ambito N28, non più con Portici ma con il solo Comune di San Sebastiano al Vesuvio. Chiediamo indicazioni su cosa dobbiamo attivare con il diverso Ambito e cosa produrre come documentazione.

Risposta:
Vedi DGR. N 134 del 27.05.13 pubblicata sul BURC n. 32 del 10 giugno 2013 “Piano sociale regionale 2013-2015, approvazione ai sensi dell'articolo 20 della legge regionale 23 ottobre 2007, n. 11.”- Allegato B - Indicazioni procedurali per gli Ambiti territoriali per la fase di transizione dalla programmazione 2009-2012 alla nuova programmazione.
9
Domanda:
Volevo sapere se, considerato che lo stesso meccanismo di gestione vale anche in caso di ATS (dove ogni membro del raggruppamento fattura la parte di propria competenza e riceve il corrispettivo contributo), è possibile adottare l'Accordo di Rete per i soggetti pubblici e l'ATS per i soggetti privati e viceversa?

Risposta:
Gli enti possono scegliere le forme di partenariato nel rispetto della normativa di riferimento, delle Indicazioni Operative pubblicate con DD n_269 del 29/05/2013 e del Manuale delle Procedure di Gestione del POR Campania FSE 2007-2013
8

Domanda:
Sono finanziabili le spese necessarie per la realizzazione di opere di finitura dell’immobile (pavimentazione e tinteggiatura) e quelle preliminari all’adeguamento della struttura alla fruizione da parte dei bambini (wc, lavabi, impianti, ecc…)?

Risposta:
Non sono finanziabili i lavori di adeguamento per le strutture ma esclusivamente i servizi e le attrezzature necessarie allo svolgimento dei servizi stessi (ad es. giochi per i bambini per una ludoteca, ecc..).

7
Domanda:
Qual è la data di scadenza per la consegna della progettazione esecutiva e dei relativi piani finanziari?

Risposta:
Ai sensi dell’art. 6 dell’Avviso pubblico, nella fase 2 le partnership entro 30gg. dalla data di pubblicazione dell’elenco dei “Programmi di Interventi per l’Accordo Territoriale di Genere” (Graduatoria definitiva) dovranno formalizzare l’Accordo e presentare contestualmente la progettazione esecutiva degli interventi sperimentali previsti nel Programma approvato nella Fase 1.
Come delineato nel Decreto n. 269 del 29/05/2013, a conclusione del procedimento di accesso agli atti in riferimento al Decreto Dirigenziale n. 79 del 26.02.2013, relativo alla presa d’atto dell’elenco dei programmi di intervento non ammissibili e all’approvazione della graduatoria (provvisoria) delle proposte progettuali, e al termine della fase di valutazione delle proposte progettuali, in precedenza non ammesse, sarà pubblicata la graduatoria definitiva. Tuttavia, considerato che i 30gg. dalla data di pubblicazione dell’elenco definitivo dei programmi rappresentano un termine massimo, la scadenza per la presentazione della documentazione potrebbe essere di durata inferiore, anche in considerazione della definizione delle Linee operative di cui al Decreto n. 269 del 29/05/2013 già pubblicate.
6
Domanda:
In caso di formalizzazione dell’Accordo mediante A.T.S., ai sensi dell’art. 37 del Codice degli Appalti Pubblici, la procedura di trasferimento delle risorse finanziarie dal soggetto Capofila ed i soggetti mandanti in che modo avviene ? I soggetti mandanti devono produrre Fideiussione bancaria o polizza assicurativa per le somme percepite dal Mandatario ?
Si chiede, inoltre di confermare il VINCOLO esistente tra le parti sottoscriventi l’Accordo (sia esso Protocollo di Intesa sia esso ATS) nel conferimento di incarichi ed affidamenti esclusivamente ai soggetti della rete, da inserire nell’atto formale.

Risposta:
Ai sensi del “Vademecum per l'Ammissibilità della spesa al FSE PO 2007-2013” (www.regione.campania.it) il beneficiario di un finanziamento affidato in regime concessorio può delegare a terzi parte delle attività, solo nel caso in cui la delega sia già prevista dall'avviso pubblico. Non sono, invece, considerati come affidamenti a terzi le partnership risultanti da un accordo scritto di partecipazione per la realizzazione di una operazione, per le quali è prevista la rendicontazione delle spese a costi reali.
Ciò premesso, la possibilità di ripartire il finanziamento tra più soggetti, precedentemente individuati, è possibile solo nel caso in cui tra gli stessi sia stata formalizzata un ATS.
Nel caso di sottoscrizione di un Accordo di rete, in cui il soggetto capofila e beneficiario del finanziamento sia un ente pubblico, è possibile affidare parti di attività ad uno dei soggetti partner a condizione che sia stato individuato in fase di presentazione del progetto con le modalità consentite dalla normativa di riferimento.
5

Domanda:
Un soggetto della rete rientrante tra SOGGETTI DEL TERZO SETTORE nella FASE 1, può con il venire meno di un soggetto rientrante nella Categoria ALTRI SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI INTERESSATI, prendere il suo posto nella FASE 2, lasciando inalterata la proposta progettuale?

Risposta:
Non è possibile la sostituzione di un partner nella Fase 2.

4
Domanda:
E' possibile in questo caso imputare tutte le azioni sul Capofila al fine di recuperare l'iva o è obbligatorio dividere le diverse azioni sui diversi partner, che in questo caso saranno destinatari (le lavoratici ed i lavoratori del partner) - anche perchè in alcuni casi è proprio così come anche descritto nell'allegato 2 inviato ed ammesso?
Inoltre, nel caso di affidamento all'esterno dei partner (es. produzione di materiale informativo) quale documentazione è necessario produrre per l'affidamento?

Risposta:
Ai sensi del “Vademecum per l'Ammissibilità della spesa al FSE PO 2007-2013” (www.regione.campania.it) il beneficiario di un finanziamento affidato in regime concessorio può delegare a terzi parte delle attività, solo nel caso in cui la delega sia già prevista dall'avviso pubblico. Non sono, invece, considerati come affidamenti a terzi le partnership risultanti da un accordo scritto di partecipazione per la realizzazione di una operazione, per le quali è prevista la rendicontazione delle spese a costi reali.
Ciò premesso, la possibilità di ripartire il finanziamento tra più soggetti, precedentemente individuati, è possibile solo nel caso in cui tra gli stessi sia stata formalizzata un ATS.
Nel caso di sottoscrizione di un Accordo di rete, in cui il soggetto capofila e beneficiario del finanziamento sia un ente pubblico, è possibile affidare parti di attività ad uno dei soggetti partner a condizione che sia stato individuato in fase di presentazione del progetto con le modalità consentite dalla normativa di riferimento.
3

Domanda:
Se un Capofila - del caso un'Associazione onlus in "graduatoria ammissibili"- è con iva recuperabile e un partner è con iva non recuperabile, come si può gestire a livello di spesa - rendicontazione la situazione?

Risposta:
L’obbligo della dichiarazione di indetraibilità dell’IVA sussiste da parte di tutti i soggetti partner che effettuino eventuali spese a valere sul finanziamento concesso.

2

Domanda:
Quali sono le percentuali di distribuzione di riparto sui fondi?

Risposta:
Non ci sono percentuali da rispettare. Nel limite del finanziamento concesso i soggetti beneficiari devono imputare tutte le spese non ammissibili al FSE sul Fondo Nazionale.

1

Domanda:
E' possibile utilizzare i fondi attribuiti tramite appalti in gestione a terzi non appartenenti alla Rete?

Risposta:
Ai sensi del “Vademecum per l'Ammissibilità della spesa al FSE PO 2007-2013” (www.regione.campania.it) il beneficiario di un finanziamento affidato in regime concessorio può delegare a terzi parte delle attività, solo nel caso in cui la delega sia già prevista dall'avviso pubblico. Non sono, invece, considerati come affidamenti a terzi le partnership risultanti da un accordo scritto di partecipazione per la realizzazione di una operazione, per le quali è prevista la rendicontazione delle spese a costi reali.
Ciò premesso, la possibilità di ripartire il finanziamento tra più soggetti, precedentemente individuati, è possibile solo nel caso in cui tra gli stessi sia stata formalizzata un ATS.
Nel caso di sottoscrizione di un Accordo di rete, in cui il soggetto capofila e beneficiario del finanziamento sia un ente pubblico, è possibile affidare parti di attività ad uno dei soggetti partner a condizione che sia stato individuato in fase di presentazione del progetto con le modalità consentite dalla normativa di riferimento.