20 |
Domanda:
Le lavoratrici con contratti atipici possono essere destinatarie
degli interventi?
Risposta:
Vedi FAQ n.19 |
19 |
Domanda:
- Destinatari dei
progetti sperimentali inseriti nel programma sono esclusivamente
gli occupati all’interno delle realtà, pubbliche
e private, componenti la partnership o possono beneficiare
delle singole azioni previste anche gli occupati delle imprese
localizzate su tutto il territorio di riferimento dell’Accordo
Territoriale di Genere?
- Posto che il
territorio di riferimento per l’Accordo Territoriale
di Genere è quello degli Ambiti territoriali definiti
dalla legge regionale 11/2007 inclusi nella partnership, l’analisi
del contesto produttivo deve riferirsi esclusivamente alle
imprese componenti il partenariato o, in generale, a quelle
insistenti sull’intero territorio individuato?
- La tipologia
d del formulario prevede anche l’attivazione di servizi
alle famiglie all’interno dell’azienda, quali
ludoteche, ufficio genitore bambino, baby trasporto sociale,
etc.: tali servizi devono essere realizzati esclusivamente
nelle sedi/strutture dove si svolge la produzione di beni/servizi
o possono essere organizzati in altri locali territoriali
in capo ai soggetti della partership? Possono essere rivolti
a persone occupate in altre imprese territoriali non incluse
nella partnership?
- È necessario
indicare numericamente i destinatari di ciascun progetto sperimentale
previsto, oppure, in questa fase, è sufficiente la
sola descrizione delle categorie?
Risposta:
- destinatari dei progetti
sperimentali sono tutti i soggetti interessati dalle azioni
di conciliazione previste nel territorio e/o la sede e/o il
luogo di lavoro in cui sarà realizzato l’intervento,
in coerenza con quanto specificato al punto 6 del formulario
alla voce “localizzazione”, e con le finalità
generali della proposta progettuale.
- L’analisi del
contesto deve essere coerente con il territorio e/o la sede
e/o il luogo di lavoro in cui sarà realizzato l’intervento,
in coerenza con quanto specificato al punto 6 del formulario
alla voce “localizzazione”, e con le finalità
generali della proposta progettual
- Vedi punto 1) della presente
FAQ
- In questa fase è
necessario indicare la tipologia dei destinatari ed eventualmente
fare una stima.
|
18 |
Domanda:
- Con riferimento
ai "Beneficiari", ovvero i soggetti che possono
prendere parte alle reti territoriali, di cui all'art. 4,cosa
si intende per "AZIENDE SANITARIE"? Il riferimento
è solo alle ASL, oppure sono inclusi altri soggetti?
Se sì, quali?
- In merito agli
"Altri soggetti pubblici territoriali" e agli "Altri
soggetti pubblici o privati", è possibile ricevere
il dettaglio dei requisiti che tali soggetti devono possedere?
Vi sono limiti nell'individuazione dei soggetti menzionati?
Con tali voci si intende incluso qualunque soggetto che non
rientra nelle voci precedenti?
Risposta:
- Vedi risposta alla FAQ
11
- Gli altri soggetti pubblici
o privati sono i soggetti che possono essere destinatati di
fondi pubblici, ossia ai sensi dell’art. 3, comma 29
del Codice degli Appalti, “le amministrazioni aggiudicatrici,
le imprese pubbliche, e i soggetti che, non essendo amministrazioni
aggiudicatrici o imprese pubbliche, operano in virtù
di diritti speciali o esclusivi concessi loro dall'autorità
competente secondo le norme vigenti”.
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17 |
Domanda:
La partnership è così costituita: Soggetto proponente/capofila;
Ente di Formazione (soggetto privato) Partner; Comuni/Ambiti Territoriali/Cooperative
Sociali/Associazioni categoria/ASL; In tal caso ovvero quando
il soggetto proponente/capofila è un soggetto privato cosa
bisogna nel dettaglio allegare?
Risposta:
La documentazione da allegare è riportata all’art.
7 dell’Avviso. |
16 |
Domanda:
a) Il Comune può presentare un Programma per l’Accordo
di Genere in qualità di capofila se il Piano sociale di
Zona a cui è associato presenta anch’esso un suo
Programma come capofila?
Il Piano di Zona presentatore del programma può concedere
nel caso di risposta affermativa al primo quesito il partenariato
al comune che presenta un proprio programma di genere?
Se un organismo del Terzo settore presenta un Programma per l’Accordo
di Genere come capofila, può il Comune essere partner della
Rete se è partner della stessa Rete già il Piano
sociale di Zona a cui è associato?
b) Quando all’art. 4 dell’Avviso si scrive che “nelle
reti territoriali devono essere rappresentati almeno 5 soggetti
tra le diverse tipologie” elencate si intende che i 5 soggetti
posso essere anche della stessa tipologia o ogni soggetto deve
appartenere ad una tipologia diversa tra quelle elencate?
Risposta:
a) Vedi risposta alla FAQ n. 10 e FAQ n.4.
b) Vedi risposta alla FAQ n. 5. |
15 |
Domanda:
Alla pagina. 7 del decreto sono indicate come azioni di tipologia
g) l’Attivazione di servizi di conciliazione rivolti a lavoratrici
e lavoratori con figli 0-36 mesi o con carichi familiari di cura”,
come azioni sperimentali da proporre per questa tipologia di servizi
si può ad esempio intendere il prolungamento di orario
e/o la maggiore disponibilità settimanale di servizi già
attivati dal Piano Sociale di Zona di un dato territorio? O per
interventi sperimentali occorre intendere soltanto l’attivazione
di nuovi servizi non presenti sul territorio?
Risposta
I progetti sperimentali dovranno prevedere nuovi servizi che possono
essere correlati con quelli già operativi.
|
14 |
Domanda:
Il Piano Sociale di Zona dell’Ambito può partecipare
come Ente capofila e nello stesso tempo essere partner in un’altra
rete ovvero se può costituire più partenariati?
Risposta
Vedi risposta alla FAQ n 10. |
13 |
Domanda:
Nell’Avviso pubblico non si fa riferimento al cofinanziamento,
non è quindi obbligatorio o si intende per scontata la
compartecipazione finanziaria dei soggetti attuatori?
Risposta
L’Avviso non richiede nessun cofinanziamento da parte dei
soggetti beneficiari. |
12 |
Domanda:
Premesso che secondo l'art. 4 del presente Avviso "Ciascun
soggetto può candidarsi a presentare una sola istanza in
qualità di capofila", uno stesso soggetto può
candidarsi a presentare più istanze in qualità di
partner? Se si, quante?
Risposta
Vedi risposta alla FAQ n 10. |
11 |
Domanda:
-
Nel Decreto 613 a pag. 6 si legge “Nelle reti territoriali
devono essere rappresentati almeno 5 soggetti tra le diverse
tipologie sopra descritte”; rispetto a ciò qual
è l’opzione più corretta tra le seguenti?
Opzione a) il partenariato può essere composto ad esempio
da 2 enti locali, 2 associazioni datoriali e 1 soggetto del
terzo settore; si tratta quindi di 5 diversi soggetti ma non
di cinque diverse tipologie di soggetti indicate. Opzione
b) il partenariato può essere composto ad esempio da
1 ente locale, 1 associazione datoriale, 1 azienda sanitaria,
1 soggetto del terzo settore, 1 consorzio di area di sviluppo
industriale; e 1 soggetto del terzo settore; si tratta quindi
di 5 diversi soggetti appartenenti a 5 diverse tipologie di
soggetti.
- Nello stesso
decreto alla stessa pag. 6 sono indicate come tipologie di
soggetti beneficiari le aziende sanitarie, qual è l’opzione
più corretta tra le seguenti? Opzione c) per aziende
sanitarie si intendono solo le ASL; Opzione d) per aziende
sanitarie si intendono le ASL e le Aziende Ospedaliere pubbliche.
Opzione e) per aziende sanitarie si intendono le ASL , le
aziende ospedaliere pubbliche e le altre aziende sanitarie
private.
- Alla pag. 9 si
evidenziano, tra la documentazione da presentare a pena di
esclusione, un Atto di approvazione della proposta di programma
da parte dell’organo competente del soggetto proponente
e un Atto ufficiale di nomina del Responsabile del Procedimento.
Tali due documenti devono essere prodotti solo dal Capofila
o da tutti i soggetti componenti il partenariato?
Risposta:
- Vedi risposta alla FAQ
n. 5
- Per “Aziende Sanitarie”
si intendono le Aziende Sanitarie Locali (ASL).
Le Aziende Ospedaliere pubbliche e le altre aziende sanitarie
private rientrano nella tipologia “Altri soggetti pubblici
o privati interessati”.
- Ai sensi dell’art.
7 dell’Avviso l’Atto ufficiale di nomina del Responsabile
del Procedimento (nel caso di Amministrazioni Pubbliche) e
l’ Atto di approvazione della proposta di programma
da parte dell’organo competente, devono essere presentati
dal componente della partnership individuato quale soggetto
proponente (capofila).
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10 |
Domanda:
Rispetto alla candidatura può un Soggetto ammesso a partecipare
(Ambito Territoriale) presentare un Progetto in qualità
di Capofila e partecipare in partenariato in un altro progetto?
Risposta:
Come indicato nell’art. 4 dell’Avviso ciascun soggetto
può candidarsi a presentare una sola istanza in qualità
di capofila. Lo stesso soggetto può partecipare ad altri
raggruppamenti in qualità di partner, nel rispetto della
coerenza generale del progetto. |
9 |
Domanda:
Chiediamo dove sia possibile scaricare gli allegati da compilare
per la presentazione dei progetti in un formato modificabile e
non in pdf
Risposta:
Sul sito della Regione Campania http://www.regione.campania.it
nella sezione “La Regione informa” |
8 |
Domanda:
Un progetto può essere articolato in più azioni?
Risposta:
Come indicato all’art. 6 dell’Avviso, i progetti sperimentali
finanziabili possono essere articolati in uno o più interventi
rientranti nelle tipologie contrassegnate dalle lettere a,b,c,d,e,f,g. |
7 |
Domanda:
A quanto ammonta il finanziamento massimo del progetto?
Risposta:
Come indicato all’art. 3 dell’Avviso per ciascun programma
di interventi presentato il finanziamento a sostegno delle attività
è pari a un massimo di € 200.000,00. |
6 |
Domanda:
Al momento della presentazione della domanda occorre già
aver formalizzato l’Accordo territoriale o basta la dichiarazione
di impegno?
Risposta:
Come indicato all’art. 4 dell’Avviso all’atto
della presentazione della candidatura la partnership si impegna
(allegato 3), in caso di approvazione del Programma di Interventi,
a formalizzare l’Accordo Territoriale di Genere.
Ai sensi dell’art. 6 dell’Avviso, nella FASE 2 le
partnership dovranno formalizzare, entro 30 giorni dalla data
di pubblicazione dell’elenco dei Programmi di Interventi
approvati, gli Accordi Territoriali di Genere per i Programmi
di Intervento selezionati nella FASE 1. |
5 |
Domanda:
Il partenariato da quanti e da quali soggetti deve essere costituito?
Risposta:
Come indicato all’art. 4 dell’Avviso nelle reti territoriali
devono essere rappresentati almeno 5 soggetti (numero minimo).
I 5 soggetti devono rappresentare le diverse tipologie di beneficiari
(es. 1 Ambito Territoriale, 1 ASL, 1 Coop.sociale, 1 Sindacato,
1 Istituto scolastico). Se il numero dei soggetti supera il minimo
di 5, all’interno del partenariato si potranno eventualmente
avere più soggetti appartenenti alla stessa categoria.
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4 |
Domanda:
Può un soggetto essere partner in più progetti?
Risposta:
Come indicato all’art. 4 dell’Avviso ciascun soggetto
può candidarsi a presentare una sola istanza in qualità
di capofila. Non c’è invece un divieto per la partecipazione
a più partnership. |
3 |
Domanda:
Può un soggetto essere capofila in più progetti?
Risposta:
Come indicato all’art. 4 dell’Avviso ciascun soggetto
può candidarsi a presentare una sola istanza in qualità
di capofila. |
2 |
Domanda:
Qual è la scadenza del Bando? E su quale BURC è
stato pubblicato?
Risposta:
Come indicato all’art. 7 dell’Avviso, la proposta
dovrà essere inviata, pena l’esclusione,entro e non
oltre le ore 16.00 del 45° giorno a decorrere dal giorno successivo
alla data di pubblicazione dell’Avviso sul BURC. Non fa
fede il timbro postale.
Pertanto il termine per la presentazione della proposta progettuale
scade alle ore 16.00 del 04.10.2012.
Il BURC su cui è stato pubblicato l’Avviso Pubblico
è il n. 53 del 20/08/2012. |
1 |
Domanda:
Il bando del 20.08.2012 "Accordi territoriali di Genere"
prevede una rendicontazione a partire dalla data di pubblicazione
del bando sul BURC.
A tal fine il Vs, ufficio ha predisposto un modello di verbale
per le attività di preparazione,oppure ogni ente può
predisporre un proprio verbale?
Risposta:
Il termine relativo alla rendicontazione delle spese, di cui
all’art. 3, non riguarda la data di pubblicazione sul
BURC dell’avviso bensì la data di pubblicazione
dell’elenco dei “Programmi di Interventi per l’Accordo
Territoriale di Genere”, individuati sulla base dei criteri
di cui all’art. 8 dell’avviso.
Le spese saranno ritenute ammissibili sulla base di quanto stabilito
dal Manuale delle procedure di gestione del P.O.R. Campania
FSE 2007–2013, approvato con Decreto Dirigenziale n. 160
del 29 giugno 2011, nonché in coerenza con il D.P.R.
196 del 3 ottobre 2008 e s.m.i. |