Il
Progetto S.E.F.I. (Sistema educativo e formativo integrato)
Si tratta di un progetto integrato Cisem (Centro
per l'innovazione e la sperimentazione educativa Milano) e Formez (Centro di formazione
e studi - Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione
pubblica), in corso di valutazione che prevede sei obiettivi:
- Il quadro normativo;
- L'integrazione
dell'offerta formativa;
- Il
sistema EDA;
- Promozione
della rete integrata;
- Programmazione
della rete regionale educativo - formativo integrata;
- Sistema
informativo regionale (SIREF)
Il
quadro normativo Si prevede
una complessiva ricognizione di tutto il quadro normativo sulla materia educativo
- formativa ed in particolare: - sulla
normativa relativa alla integrazione tra sistemi, al fine di ricostruire lo spettro
dell'integrazione possibile (tipologie, modalità, obiettivi): il riferimento
è alla normativa nazionale (art. 21 della L.59/97, artt. 16, 17, 18 della
L.196/97, L.9/99, artt. 68 e 69 della L.144/99 e relativi regolamenti attuativi)
e alla legislazione regionale in materia di formazione professionale e di recepimento
del D.Lgs.112/98;
- sulla normativa
relativa alle deleghe ed ai trasferimenti di compiti e funzioni dallo Stato a
Regioni, Province e Comuni (L. 59/97 e D.Lgs.112/98,) fino ad arrivare alla legge
costituzionale n.3/01, al fine di ricostruire le attuali ripartizioni di competenze,
funzioni, potestà nelle materiein oggetto, dato che il quadro risulta complessivamente
e profondamente mutato;
- sulla
complessiva normativa, in vigore ed in itinere, sull'edilizia scolastica (L.23/96
- Programmazione, anagrafe, nuova normativa tecnica).
L'integrazione
dell'offerta formativa Il
corpo normativo che si è venuto formando introduce una rivoluzione nel
modello del sistema di formazione in quanto prevede una intregrazione tra istruzione
scolastica, formazione professionale e appredistato, chiamando in campo, oltre
alla scuola, la competenza dell'ente Regione, degli enti locali e del mondo del
lavoro. Per far fronte
ad una innovazione di tale portata, la Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo
sociale europeo mette in rilievo la necessità di "ricostruire una
rete di soggetti formativi, dotati di strutture e personale per far fronte alla
crescente domanda di interventi, sia per quanto riguarda la formazione esterna
prevista per l'apprendistato". La
prima azione sarà rivolta ad una rilevazione quantitativa e qualitativa
di quanto sin qui avvenuto in ordine: - alle
esperienze concrete di integrazione realizzate;
- agli
strumenti utilizzati per realizzare le esperienze stesse;
- alle
scelte compiute nelle varie realtà;
- alla
definizione di una mappa della esistente offerta formativa;
- all'analisi
dei bisogni educativi e formativi;
- agli
indicatori della dispersione scolastica e formativa (per campioni significativi)
Una seconda azione sarà
rivolta alla individuazione di "esperienze pilota" o di "buone
pratiche" - La rilevazione
descritta al punto precedente - oltre a consolidare le necessarie conoscenze sui
versanti elencati - dovrà consentire di individuare quelle esperienze che
possono essere considerate "buone pratiche" o "progetti pilota".
Ciò comporta la necessità di costruire una preventiva griglia di
indicatori attraverso cui "valutare" le esperienze. (Ad esempio: grado
di rispondenza tra obiettivi e risultati; grado di coinvolgimento dei vari soggetti;
grado di collegamento con il territorio; grado di efficacia in relazione agli
obiettivi normativi; grado di trasferibilità in altri contesti; e così
via)
Le azioni di accompagnamento
e di sostegno che si intendono attivare sono: - consulenza
tecnica ai decisori di medio livello (dirigenti scolastici, responsabili dei centri
di formazione professionale ...) rivolta allo sviluppo delle competenze necessarie:
- consulenza
strategica offerta ai decisori che operano a livello regionale e provinciale.
Sostegno all'attivazione di iniziative di monitoraggio dell'andamento delle iniziative
in atto nelle singole Province all'interno del quadro conoscitivo complessivo;
- interventi
per accrescere l'efficacia delle formule di accordo, valorizzando le migliori
iniziative in corso anche attraverso una opportuna documentazione ediffusione.
Il
sistema Eda Le
attività specifiche di questo obiettivo riguarderanno una serie di azioni
mirate a: - Rilevamento della
struttura EDA esistente;
- Individuazione
dei fabbisogni formativi dell'utenza adulta attraverso l'elaborazione di indicatori
esterni per l'impostazione di una politica culturale di educazione degli adulti;
- Modelli
di formazione degli adulti da proporre ai Centri Territoriali;
- Formazione
di esperti in progettazione di attività per adulti e in docenza;
- Analisi
della relazione tra bisogni oggettivi dell'utenza adulta e domanda esplicita di
formazione;
- Individuazione di
strategie operative nei confronti di fasce di popolazione poco scolarizzate;
- Incentivazione
dell'offerta di opportunità di formazione permanente il più possibile
vicine agli utenti della formazione, nell'ambito delle loro comunità e
con il sostegno, qualora opportuno, di infrastrutture basate sulle TIC;
- Azioni
di supporto alle competenze regionali in materia.
Promozione
della rete integrata La
progettazione della rete sarà impostata su un programma di simulazione
teso a valorizzare i processi di apprendimento "on the job". Il progetto
che si sperimenta per condurlo a modello non si basa tanto su un percorso organizzativo
tracciato quanto piuttosto su un percorso formativo fondato sulla condivisione
delle esperienze, sull'individuazione delle migliori pratiche, sull'approccio
collaborativo per la soluzione dei problemi. La
rete inoltre è il luogo dello scambio di informazioni ed agisce da moltiplicatore
delle esperienze. La diffusione e lo scambio di esperienze rappresenta un elemento
cardine per sostenere il processo di riforma in atto nel sistema dell'educazione
e dell'istruzione. Programmazione
della rete educativo - formativa integrata Le
azioni previste sono: - Una
prima sommaria analisi dei caratteri dell'attuale rete educativo - formativa della
Campania, mutuata sia dalla recente esperienza del Dimensionamento dell'Autonomia,
sia dagli indicatori che saranno forniti dagli operatori coinvolti (Enti Locali,
Sistema della F.P., Direzione Scolastica Regionale, Sistema EDA, Forze Sociali
e produttive, ecc.);
- Una prima
sommaria analisi dei caratteri socio - economici - produttivi - istituzionali
e territoriali del contesto, attuata con le stesse procedure di cui sopra;
- Individuazione
di procedure omogenee per l'elaborazione dei piani provinciali e regionali della
rete scoolastica;
- Definizione
/ ridefinizione dei vari ambiti funzionali e territoriali, in sinergia con le
altre ridefinizioni territoriali in itinere (EDA, ecc.);
- Revisione
del piano di dimensionamento dell'autonomia delle Istituzioni Scolastiche.
SIREF
CAMPANIA - Sistema Informativo regionale per l'educazione e la formazione Le
azioni previste sono: - Verifica,
con Enti Locali, Uffici Scolastici, ecc. delle esistenti procedure di rilevamento
dei dati e reperimento preliminare degli stessi sui supporti disponibili;
- Implementazione
su mappa vettoriale regionale dei dati geografici disponibili, su supporto informatico,
su ambiti, sedi istituzioni scolastiche, di formazione, CTP e altre sedi di educazione
non formale per gli adulti (il tutto sulla base dei dati forniti dagli Enti Locali
od Uffici Scolastici, se ed in quanto utilizzabili);
- Completamento
della necessaria base cartografica, sulla base già predisposta dal Cisem,
necessaria per le attività di programmazione;
- Attivazione
di una procedura sperimentale di implementazioneinformatizzata e permanente (via
internet/intranet) dei dati utili alle complessive procedure di programmazione
della rete, in sinergia, per quanto possibile e compatibilmente con i dati a disposizione,
con le banche dati esistenti ed in itinere della Regione, delle istituzioni scolastiche,
formative e del lavoro, nonchè con il complesso di dati che scaturiranno
dallo svolgimento degli obiettivi precedenti.
Il
Progetto G.I.S. (Gestione Immobili Scolastici) Si
tratta di un progetto Cisem già attivato, con delibera G.R. Campania del
13/7/2001, n° 3486, che prevede due obiettivi: - Attività
di supporto alla messa a regime del "Nodo Regionale" per l'Anagrafe
dell'Edilizia Scolastica, di cui all'art.7 della L. 23/96;
- Attività
di supporto, compatibilmente con i tempi dell'emanazione della Legge quadro nazionale,
alla predisposizione della normativa regionale per l'edilizia scolastica, di cui
all'art. 5 della L. 23/96. Tale attività è indispensabile per la
definizione anche delle procedure dell'Anagrafe E.S.;
Attività
di supporto alla messa a regime del "Nodo Regionale" per l'Anagrafe
dell'Edilizia Scolastica Le
azioni previste sono: - Verifica
delle schede ministeriali/regionali disponibili e predisposizione di ventuali
bozze integrative;
- Supporto
ai Gruppi di Lavoro per l'avvio delle procedure di rilevamento ed informatiche;
- Supporto
di consulenza per la verifica e definizione delle attrezzature hardware e software
necessarie;
- Test di verifica
dei risultati via via raggiunti;
- Prima
struttura metodologica di un software internet/intranet per i rilevamenti costanti
dei dati, con prototipo di sito e test di avvio;
- Incontri
seminarali, anche con tutti gli Enti interessati, per la definizione dei timing/scadenze
e per la verifica delle attività.
Attività
di supporto alla predisposizione della normativa regionale per l'edilizia scolastica
Si procederà
alla predisposizione e presentazione degli studi preliminari, utili soprattutto
per la strutturazione della base di conoscenza relazionata con l'anagrafe dell'edilizia
scolastica. Dopo l'emanazione della Legge quadro nazionale si procederà
alla predisposizione delle bozze della necessaria Legge Regionale. In
ogni caso al termine dell'incarico tutto il materiale elaborato sarà raccolto
in una relazione utile per la predisposizione della bozza di Legge Regionale. [
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