GLI
ASSI STRATEGICI
Il
POR si articola in sei assi strategici:
Asse 1 - Risorse Naturali
Campi
di intervento: Difesa del suolo; Gestione dei rifiuti, Risanamento aree
contaminate, conoscenze sullo stato delle risorse naturali
Investimenti previsti: 4.958 miliardi di lire
Asse
2 - Risorse culturali
Campi di intervento: Valorizzazione dei beni culturali, sviluppo e gestione
delle risorse culturali
Investimenti previsti: 1.499 miliardi di lire
Asse 3 - Risorse Umane
Campi di intervento: politiche attive per il lavoro, miglioramento dei
sistemi formativi, promozione delle pari opportunità
Investimenti previsti: 2.387 miliardi
Asse
4 - Sviluppo locale
Campi di intervento: supporto allo sviluppo imprenditoriale nei settori
dell'industria, artigianato, commercio, servizi, turismo e agricoltura
Investimenti previsti: 5.611 miliardi
Asse
5 - Città
Campi di intervento: struttura urbana della regione, rafforzamento delle
funzioni direzionali dei capoluoghi di provincia, reti di piccoli centri
per il potenziamento di servizi alle imprese, potenziamento della vocazione
internazionale di Napoli
Investimenti previsti: 805 miliardi di lire
Asse
6 - Reti e nodi di servizio
Campi di intervento: sistema dei trasporti con il rafforzamento del
trasporto su ferro e via mare, sviluppo dell'Information & Comunication
Tecnology e per la crescita della new economy
Investimenti previsti: 2.509 miliardi

SOMMARIO
GLI
INVESTIMENTI
In
via programmatica il POR prevede investimenti per un totale di 17.845
miliardi di lire, dei quali 13.314 miliardi di lire di parte pubblica
(il 50% a carico di Stato e Regione e l'altro 50% a carico dei fondi
europei). I 13.314 miliardi di lire corrispondono al 25% circa dei complessivi
fondi attribuiti alle regioni italiane dell'Obiettivo 1 per il periodo
di programmazione 2000-2006. A tali risorse vanno aggiunte quelle dei
Programmi Operativi Nazionali per opere di particolare interesse regionale
da concordare tra le autorità competenti e la regione Campania, con
investimenti per circa 5.700 miliardi di lire di spesa pubblica sul
territorio regionale.

SOMMARIO
IL
PERCORSO
14
giugno 2000
A venti giorni dalla sua costituzione, la giunta regionale della Campania
approva la nuova versione del POR
1
agosto 2000
Pedro Obles Mira, commissario delegato, firma l'atto di approvazione
dell'Unione Europea Il POR prevede investimenti per circa 18 mila miliardi
di lire. In questa direzione, e coerentemente con il programma presentato
agli elettori, sono stati già realizzati alcuni importanti atti che
contribuiscono a rafforzare le linee strategiche del Piano Operativo
18
agosto 2000
Attivato il il Dipartimento dell' Economia una struttura per garantire
il continuo monitoraggio degli investimenti ela piena realizzazione
degli interventi.
Il
via libera dell'U.E. per la Campania è una svolta. La più grande regione
del mezzogiorno raggiunge un obiettivo fondamentale e si mette al passo
con i tempi, le procedure e le normative dell'Unione Europea. E' ora
possibile intervenire in maniera decisiva sui settori strategici dello
sviluppo: Risorse naturali, Cultura, Risorse Umane, Sviluppo locale,
Strutture Urbane Reti e Nodi di Servizio. Si avvia la fase di definizione
degli strumenti attuativi.
Entro
90 giorni, a partire dalla notifica da parte dell' U.E., la Giunta approverà
i complementi di programmazione, ossia le concrete scelte territoriali
di investimento e sviluppo su cui indirizzare le risorse finanziarie.
Un ruolo determinante spetta alla concertazione istituzionale e sociale,
ossia il confronto con le autonomie locali e con le parti sociali.

SOMMARIO
GLI
INTERVENTI DELLA GIUNTA
Il lavoro della giunta sul POR non è stato
un mero acritico recepimento delle osservazioni della Commissione. Si
sono invece utilizzati gli spazi offerti dalla consultazione per qualificare
e innovare la strategia della Regione Campania per l'Occupazione.
I
frutti più importanti del lavoro della Giunta:
Rafforzamento della vocazione turistico-culturale e dell'internazionalizzazione
della Campania
Maggiore spazio alla formazione per laureati e ai progetti formativi
proposti dalle imprese
Potenziamento dei centri per l'Impiego stabilita la netta priorità
dell'intervento a favore delle PMI
Riconoscimento della funzione urbana oltrechè alle città capoluogo,
a tutti i centri con più di 100.000 abitanti e ad altri centri in
cui insistono importanti funzioni urbane
Le
condizioni attuative e la ricerca dei concreti strumenti tecnici e organizzativi
hanno costituito l'impegno centrale della redifinizione del POR.

SOMMARIO
I
CAMBIAMENTI CONCORDATI CON L'UE
Definizione della valutazione ex ante ambientale e degli allegati di
analisi agricola inerenti gli sbocchi di mercato e la situazione dell'ambiente
rurale.
Sono stati inoltre forniti dati statistici aggiuntivi sul mercato del
lavoro in Campania.
Per tutti gli assi sono stati forniti gli indicatori quantificati rispetto
agli obiettivi specifici.
Nell'Asse 1 (Risorse naturali) sono stati adeguati i criteri di attuazione
a quelli previsti dall'ultima stesura del QCS; ciò significa dare maggiore
spazio alle energie rinnovabili mentre gli interventi per le reti energetiche
a servizio delle aree industriali potranno essere di miglioramento dell'efficacia
e non di potenziamento.
Per la difesa del suolo l'attuazione degli interventi è vincolata alla
pianificazione di bacino e solo in via transitoria ai cosiddetti piani
stralcio.
Per le aree contaminate è stato ulteriormente precisato il principio
del cosiddetto "Chi inquina paga"
Nell'Asse 2 (Risorse culturali) è stato maggiormente esplicitata l'opportunità
di coinvolgere il partenariato, visto che la sua attuazione è prevalentemente
integrata.
Nell'Asse 3 (Risorse Umane) è stato introdotto il criterio dell'accreditamento
progressivo delle agenzie formative da completarsi entro il 31.12.2003;
sono state inoltre esplicitate le percentuali di risorse destinate alle
diverse aree di intervento (policy field) e ai "piccoli sussidi"; alcuni
ulteriori adattamenti sono stati effettuati sulle schede di misura al
fine di conformarle alla regolamentazione degli aiuti di Stato.
Nell'Asse 4 si è proceduto ad inserire nel POR la ripartizione finanziaria
tra i settori già deliberata dalla Giunta; per l'industria si è chiarito
che gli interventi vanno prioritariamente su aree produttive esistenti;
per il turismo si è esplicitata l'esigenza di interventi di tipo orizzontale
(servizi e promozione anche internazionale ); per l'agricoltura si sono
trasformate varie azioni in autonome misure mentre sotto il profilo
dell'analisi si sono dovuti meglio precisare gli sbocchi di mercato
di produzioni agricole oggetto di incentivazione; per la pesca l'unica
misura precedente è stata suddivisa in due misure distinte.
Nell'asse
6, e in particolare per il settore dei trasporti, è intervenuta la modifica
più importante. Mentre l'intera strategia regionale era stata impostata
interamente su interventi autonomi rispetto al quadro programmatorio
nazionale (invarianti) nelle decisioni concordate le invarianti non
possono assorbire più del 30% delle risorse destinate ai trasporti e
possono essere incluse nel programma solo fino al 31.12.2001.
Dal gennaio 2002 il programma potrà finanziare soltanto interventi previsti
da uno strumento operativo regionale (da predisporsi entro il dicembre
2001) e redatto entro il 31.12.2000.
Il POR infine non potrà finanziare interventi già ammessi al finanziamento
per il periodo '89-'93.
Per il settore della società dell'informazione la Commissione ha chiesto
una accentuazione delle strategie nazionali. Anche in questo caso si
tratterà di redigere un vero e proprio piano poiché solo il 30% delle
risorse assegnate potranno essere stralciate e, comunque, potranno essere
utilizzate per interventi di comprovata utilità. Gli assi strategici
Traccia le linee strategiche per l'impiego dei fondi strutturali nel
periodo 2000-2006.

SOMMARIO
|