I processi fermentativi
per la produzione di farmaci riguardano la produzione di molecole
promettenti come farmaci e di altre già in commercio sulle quali i brevetti
internazionali sono in scadenza. I vantaggi, rispetto a quelli estrattivi
o di sintesi chimica, risiedono nei bassi costi di produzione, nell’elevata
specificità e nell’alta resa nella produzione, nel basso impatto ambientale
e nelle relativamente elevate condizioni di sicurezza.
Il fegato artificiale per studi di epatotossicità realizzato con l’utilizzo
di epatociti umani, è un utile strumento per attività di testing
su prodotti farmaceutici e poiché molti farmaci possono interferire con la
funzionalità epatica umana, rappresentano uno dei motivi di non ammissibilità
allo status di farmaco, o addirittura del suo ritiro. Il prodotto risulta
di estremo interesse per le aziende farmaceutiche che possono ottenere risposte
più attendibili.
Sistema a flusso per sintesi di nucleotidi e peptici: Tale
apparato, sviluppato e testato in laboratorio, presenta vantaggi rispetto
ai più utilizzati sintetizzatori batch-wise, sia tecnici sia economici. Un
sistema di flusso, rispetto a quello “batch”, offre maggior controllo dei
parametri di sintesi, risparmio nell’uso di solventi, maggiore versatilità
e l’ottenimento di prodotti più puri. Destinatari sono le società che sintetizzano
oligonucleotidi “custom made” o quelle che sviluppano sistemi per la sintesi
di peptidi/oligonucleotidi.
Le biotecnologie per il trattamento di reflui industriali e delle
acque contaminate da coloranti industriali sono basate su tipologie
di funghi del marciume bianco. I micro-organismi e gli enzimi sviluppati dal
CRdC potrebbero svolgere compiti unici e innovativi nei processi di bio-remediation,
integrando le tecnologie di trattamento delle acque già consolidate nelle
aziende. Il Centro si occupa inoltre della produzione d’energia da biomasse,
attività al cui sviluppo Bioteknet concorre mediante la produzione di micro-organismi
più efficaci.
Biosensori elettrochimici e a fluorescenza: vengono sviluppati sensori per il controllo tossicologico
e ambientale, capaci di riconoscere molecole non preventivamente marcate.
La tecnologia “core” è costituita dallo sfruttamento di processi di trasferimento
elettronico in “proteine di trasferimento elettronico miniaturizzate”. Riguardo
ai biosensori a fluorescenza, le molecole attive sono enzimi o proteine “sugar-binding”
isolati da organismi termofili.
Il Centro Regionale di Competenza BioTekNet è costituito da:
10 Dipartimenti di 3 Università: Seconda Università degli Studi di Napoli (Soggetto Capofila), Università degli Studi Federico II, Università degli Studi del Sannio, 2 Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche: Istituto di Biochimica delle Proteine, Istituto di Chimica Biomolecolare, 2 Strutture di Ricerca Ospedaliera: Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli, Istituto Nazionale dei Tumori G. Pascale, 2 Parchi Scientifici e Tecnologici: Consorzio Technapoli, Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e Aree Interne della Campania ScpA.
Le competenze tecnico-scientifiche sono organizzate in 5 Dipartimenti Tematici:
DT 1 - Bioinformatica, biomatematica e modeling
DT 2 - Proteomica e genomica strutturale e funzionale
DT 3 - Biosensori, Micro-arrays e biochips
DT 4 - Ingegneria metabolica e processi produttivi di biomasse
DT 5 - Enzimologia industriale, bioreattori e bioprocessi
L’offerta di BioTekNet comprende:
a) ricerca in compartecipazione con le imprese, sia nell’ambito di progetti di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo, in partnership con imprese, a valere su fondi pubblici, che attività di ricerca applicata non rientranti in progetti finanziati dal pubblico, su cui BioTekNet “investe” come un soggetto imprenditore
b) ricerca conto terzi, in cui BioTekNet è consulente dell’azienda e affidataria di una commessa di ricerca e può eventualmente svolgere il ruolo di consulente per il finanziamento del progetto
c) servizi tecnico-scientifici e consulenze
Aziende nazionali e internazionali, sia pubbliche che private, centri di ricerca e università che agiscono nel settore farmaceutico, biochimico, biomedico o svolgono attività di tipo industriale interessate dall’applicazione delle biotecnologie.
Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR), ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente), BIO & GEO Srl, BIOSISTEMA S.c.a.r.l.